(parafrasi semi seria da un titolo di Jorge Amado)
Cronaca dell'ultimo giorno di una maledetta estate
Questa è la storia di Una
brillante ed intelligente, bella giovane donna che, dopo aver desiderato,
preteso e vissuto un'inverosimile quanto reale relazione d'amore e di passione,
ad un tratto uccide inconsapevolmente con una delle sue saette (sua peculiare
quanto pericolosa arma di autodifesa), così da lei stessa ammesso (in vinum
veritas), l'uomo della sua vita. Da quel giorno la donna divenuta Santa per aver
eliminato con sacrificio involontario ma a salvaguardia della propria virtù la
tentazione carnale dalla sua vita, per l'accaduto venne definita per l'appunto
suo malgrado "delle Saette".
Ma Questa è al tempo stesso anche
la storia di un uomo adulto, dalla vita non così convenzionale e non così condizionata
dal senso e dalla morale comune, che da "diavolo" seduttore e
tentatore diviene martire consapevolmente donandosi, per amore della bella e
giovane e brillante ed intelligente donna, al sacrificio della santa.
Sacrificio che si compierà in
forma di proto/suicidio ( non sarà la santa a scagliar la saetta sfoderata e minacciosa
ma bensì l'uomo a buttarcisi contro ) l'ultimo giorno di una maledetta estate,
o tutto (amor carnale e passione emotiva) o niente, a coronamento di un
particolare ed intenso, quanto discutibile ma ininfluente ai molti, vissuto.
Della santa rimarranno scritti
interi annali e vasti ricordi condivisi perché continuerà con talento e fatica la
sua opera di assistenza ai giovani derelitti agli emarginati sociali ed ai
miracolati inconcludenti, al tempo stesso frequentatori di bar, osterie e
centri sociali.
Fumatori di cannabis e bevitori
seriali la erigeranno a loro protettrice o salvifica manipolatrice, perché
fuggir le tentazioni è atto di redenzione, ma non si sceglie di divenir santi
perché son gli altri a santificare, fintantochè infatti non verrà beatificata
in vita, nell'anno domini 2068, dal primo Papa Nero della storia.
Di lui, come per tutti i martiri,
non resteranno che le spoglie mortali (l'anima in una, ai più sconosciuta, foresta
africana) ed una sbiadita memoria tra i posteri per la sua fine semi-eroica,
perché Non è per amore che si muore, ma
si muore solo o d'amore o di morte.
Un'intensa memoria olfattiva
tattile ed emotiva di Lui, invece, solo la donna conserverà nel suo intimo, come
santa segretamente in serbo, per il resto della sua lunghissima vita.
Ed Infine come per ogni storia
sfortunata si può cavar una morale, ed in questa narrata è almeno duplice:
- presuntuoso egocentro è quello che pensa di poter controllare totalmente le proprie armi senza far danno
- presuntuoso egocentro è quello che pensa di poter controllare totalmente le proprie armi senza far danno
- sciocca autoreferenza è quella
di credere che con la sola passione si condizioni la volontà altrui senza
dannarsi
Ma tutta la musica,
colonna sonora di quest'ultimo giorno di una maledetta estate,
che ha segnato il loro tempo insieme,
continuerà a suonare per i cuori infranti, gli amanti clandestini e gli animi sensibili.
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