mercoledì 14 novembre 2012

2° storia 1° parte, Estate 2001

Genova-Ouagadougou-New York

nel 2001 avevo poco più di 30 anni
e mentre la mia attenzione di quell'estate si divideva tra la bassa modenese e Genova
partivo da Torino nel luglio del corrente anno, con una patente D internazionale nuova di zecca in tasca che non avrei mai sfruttato presa per guidare un camion che arrivò là ma sul quale non misi mai il culo, verso il Burkina Faso, in aereo con Air France, con un compagno di viaggio di nome Luca anche lui iper-patentato (medico-entrepreneur agricole), cambio a Parigi CDG, scalo a Bamako in Mali ed infine sbarco a Ouagadougou capitale del Burkina Faso (terra degli uomini integri),
(Uagadugù!) meglio conosciuta come Wagà o Ouaga, terra dei Mossi che parlano il morè, ma non solo, ci sono anche i Djoula i Malinkè i Peul i Touareg,
intanto a Genova  c'erano le manifestazioni no global al G8, con i black blok teutonici gli autonomi italiani e gli anarchici greci che l'infiammavano mentre
la mia di fiamma ardeva in quel di Modena..
Insomma, intanto io partivo per l'Africa che non conoscevo,
proprio per il buco del culo del mondo, altro che manifestazioni per un mondo migliore e più giusto io andavo per puro egoistico spirito d'avventura, quindi per far cooperazione.. era una bella scusa,
là dove c'erano state rivoluzioni e contro-rivoluzioni, (Sankarà fatto fuori da Compaorè), dove ogni 2 anni si svolge il Fespaco, festival del cinema panafricano, dove in una rotonda stradale della "circulaire" della capitale c'è il monumento a Fausto Coppi!
e  grazie anche al suo mito sportivo che ancora oggi si svolge il Tour du Faso, la più importante gara ciclistica dell'Africa sub-sahariana, l'ex Alto Volta malarico per il campionissimo che vi si recò per un safari,
dove si registra uno dei più bassi indici di sviluppo umano classificato dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, dove la mortalità infatile è alta e la speranza di vita media è bassa,
dove arde(va) un sole che bruciava innanzitutto un'agricoltura di sussitenza fondamentale e non sufficiente per sfamare la gente del posto,
in città 4 strade in croce asfaltate,
in centre-ville 2 boit (locali notturni) e 3 alberghi classificati con aria condizionata,
per il resto di terra battuta con sopra un cielo immenso,
terra rossa ferrosa di laterite che si allargava,
che s'allargava tutto intorno
nella brousse, la savana,
il sahel
dove i tuoi riferimenti vengono rimessi in discussione:
a sud di nessun nord..

p.s. quell'estate tornai un'altra volta in Burkina Faso sempre a Ouagadougou presso la Maison Jubilè, ad Agosto per altre 3 settimane, verso la fine del mese rientrai in Italia ci reincontrammo la sera proprio sul fronte del porto a Genova, io masticavo noce di cola e Lei era uno splendore, fu una notte speciale, e già s'erano spenti gli echi fragorosi del G8, dopo un paio di settimane ancora insieme, come un incubo arrivò l'11.09 a New York.
Così finì un'estate epocale.

2 commenti:

  1. ..e mentre partecipavo ai tuoi spostamenti tra la bassa Modenese e Genova...

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